Chardonnay
La vigoria è elevata, la produttività regolare e abbondante. La vendemmia è abbastanza precoce (prima decade di settembre). Predilige i climi temperato-
Cenni storici:
Le sue origini non sono chiare: secondo alcuni studiosi ha “radici” mediorientali, secondo altri nasce da un incrocio spontaneo da una vite pre-
Il suo nome deriva da Chardonnay, l’omonimo paese del Mâconnais in Borgogna.
In realtà l’origine di questo vino deriva dalle colline di Gerusalemme; infatti questo vitigno cresce benissimo in terreni argillosi (come quelli a Gerusalemme). Infatti la parola Chardonnay ha origini ebraiche. I primi Crociati, al loro ritorno dal Medio Oriente, riportavano anche del vino il cui nome originale era “Porte de Dieu” perché era la traduzione del nome ebraico “Shahar Adonay” che significa appunto la porta di Dio. Le vigne erano tutte intorno a Gerusalemme, città santa, le cui porte portavano tutte al Tempio di Dio.[senza fonte]
Diffusione:
In Italia il vitigno Chardonnay è coltivato praticamente in tutte le regioni, ma in particolare in Sicilia, dove ha trovato un diretto antagonista: il Catarratto, in Trentino-
Il vino:
Dalle uve di Chardonnay si possono ottenere vini fermi, frizzanti o spumanti, con gradazione alcolica alta e acidità piuttosto elevata. Il colore del vino è giallo paglierino non particolarmente carico, il profumo, caratteristico, è delicato e fruttato, il sapore elegante e armonico. Se invecchiato assume note di frutta secca. È particolarmente indicato per l’affinamento in barrique.